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Approfondimenti

  • Non sono necessari rinvasi frequenti, in quanto lo sviluppo dell’apparato radicale delle piante in idrocoltura è abbastanza lento.
  • Minor utilizzo di acqua, di circa un decimo in meno rispetto alla coltura in terra, rendendo questo sistema particolarmente utile in quelle situazioni ambientali dove la scarsità di acqua rende difficile o impossibile la coltivazione di ortaggi e con un notevole vantaggio per l’ambiente e per le finanze personali.
  • L’utilizzo di diserbanti è assente, quello dei fertilizzanti è mirato (senza dispersioni nel terreno), mentre l’utilizzo di antiparassitari è decisamente ridotto.
  • In commercio sono disponibili dei fertilizzanti biologici con cui, attraverso un impianto specifico,  si riesce ad ottenere un prodotto realmente biologico certificato.
  • Rispetto alle tecniche convenzionali, l’idroponica manifesta significativi vantaggi dovuti all’assenza di agenti patogeni del terreno, quelli che, nell’agricoltura convenzionale, costringono a ricorrere all’avvicendamento colturale in pieno campo e alla geodisinfestazione in coltura protetta.
  • Le piante allevate in coltura idroponica si presentano con un migliore rigoglio vegetativo e offrono produzioni più elevate dovute alla miglior condizione sanitaria.
  • L’ambiente fisico delle coltivazioni fuori suolo, come l’idrocoltura, presenta parametri di più facile controllo in quanto, con questo sistema, si riducono le variabili in gioco.
  • La funzione trofica del terreno è surrogata dalla soluzione nutritiva per mezzo di un impianto di fertirrigazione.
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Istruzioni per l’uso

  1. Acquisto di piante già “predisposte”: nei vivai è possibile trovare piante già coltivate in idrocoltura, pronte per essere utilizzate.
  2. Preparazione fai-da-te: in alternativa si può iniziare preparando da soli le piante. In tal caso è consigliabile iniziare con piante di piccole dimensioni, come le talee, o altre piante che si adattano facilmente al substrato di argilla e alla costante presenza di umidità.
  3. Passaggio da terra a idrocoltura: se si vogliono utilizzare piante cresciute nel terreno (meglio se giovani), bisogna lavare molto bene le radici per eliminare ogni residuo di terra, immergendole in acqua per alcune ore, potando  la parte delle radici danneggiata e risciacquarle prima del rinvaso nell’argilla.
    Sarebbe bene effettuare il passaggio da terra all’idrocoltura in primavera, la stagione della ripresa vegetativa.
  4. Scelta dei fertilizzanti: assicurarsi che siano espressamente indicati per l’idrocoltura.
  5. Procedura: inserire la pianta nel contenitore per idrocoltura, riempirlo di acqua fino a circa un quarto del vaso interno. Aggiungere il fertilizzante scelto dopo circa un mese e rabboccare l’acqua fino al livello ottimale con una cadenza di 3-4 settimane.

Piante e benefici negli ambienti chiusi

Per l’acquisto

  • Comprare solo piante già complete di substrato e di fertilizzante a lunga durata, e di indicatore d’acqua.
  • Più cresce la taglia della pianta in idrocoltura, più si abbassa il prezzo.

Per il posizionamento e la cura

  • Evitare la luce diretta del sole sulle piante.
  • Nel caso di luce insufficiente, posizionare lampade apposite.
  • Ruotare ogni tanto le piante se posizionate in angoli che non permettono un’esposizione omogenea.
  • Evitare correnti d’aria e sbalzi di temperatura: la temperatura minima non deve scendere al di sotto dei 15°.
  • L’acqua va versata sull’argilla quando l’indicatore si trova a livello “O” (in modo da permettere alle radici di respirare) e deve essere a temperatura ambiente. Attenzione: in un ambiente secco l’acqua evapora più velocemente.
  • In caso di impossibilità o assenza prolungata le piante possono essere immesse in una grande vasca, con acqua al livello ”1″.
  • Si possono utilizzare concimi a lunga durata (4/6 mesi) o concimi liquidi (1 volta al mese).
  • Spruzzare di tanto in tanto le foglie con acqua non calcarea.
  • Si possono utilizzare fascette di plastica per facilitare lo scambio di piante nelle grandi fioriere.
  • Ai bastoni di sostegno per le rampicanti andrebbe fornita una soluzione di concime: è lì che le radici aeree cercano acqua e sostanze nutritizie.
  • Come contenitori d’acqua si possono utilizzare le fontanelle, soprattutto negli ambienti secchi in quanto aumentano l’umidità e sono senz’altro molto decorative.
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Domande e risposte

  1. Le piante in idrocoltura sono verdi tutto l’anno?

Si.

  1. Sono adatte sia per interni che per esterni?

No. Sono piante che vanno bene solo negli ambienti al chiuso perché abituate ad essere allevate in modo protetto.

  1. Possono essere immesse in balconi o terrazze?

No, non sono adatte alle terrazze ed agli ambienti outdoor in generale.

  1. Sono adatte per pareti verticali?

Si, solo se indoor ma sarebbe molto costoso gestirle.

  1. Hanno i fiori?

Solo pochissime varietà li hanno, quali Anthurium (rossi, viola, bianchi e arancione) e Spatiphyllon (bianchi, tutto l’anno, tranne ottobre/novembre).